Pecetto Torinese è un crogiolo di storia, un borgo dove il passato si tocca con mano, dalle antiche vie medievali ai siti archeologici che narrano le origini celto-liguri. I suoi monumenti sono custodi silenziosi di storie e tradizioni, come la Chiesa di San Sebastiano e l’Eremo dei Camaldolesi, che costellano il paesaggio come gemme in un diadema di colline. Ma non è solo l’anima storica a pulsare in questo territorio: le ciliegie di Pecetto, con la loro dolcezza, sono celebri ben oltre i confini locali, rappresentando non solo un prodotto agricolo di eccellenza ma anche un simbolo di comunità e di festa che ogni anno si rinnova nel legame indissolubile tra la terra e chi la coltiva.
Immerso in un paesaggio collinare a sud-est di Torino, Pecetto Torinese è un mosaico di storia, cultura e bellezze naturali. Con un’altitudine che varia dai 269 ai 712 metri, il comune si stende su una superficie di 9,16 km², cullato da corsi d’acqua che tributano al fiume Tepice. Il nome, simboleggiato da un pino nello stemma, affonda le radici nel lontano 1224, legato alle antiche fortificazioni di Chieri e all’abbondanza di terreni, “pecia”, che definivano il paesaggio. Pecetto, onorato nel celebre Theatrum Sabaudiae, vanta un’illustre eredità culturale, inclusa l’antica presenza dei Camaldolesi, e un passato rivelato dagli scavi del Bric San Vito, testimone di un ricco crocevia protostorico dei Taurini.
Chiesa di San Sebastiano
Santa Maria della Neve
Confraternita del SS. Nome di Gesù
La Chiesa di San Sebastiano: Monumento di Fede e Arte
Risalente alla fine del XIV secolo, la Chiesa di San Sebastiano di Pecetto Torinese, ora cappella cimiteriale, è un gioiello di architettura gotica. Gli interni sono un omaggio all’arte, con affreschi che narrano la devozione e la storia, tra cui spicca la Crocifissione di Antonius de Manzaniis. Recenti restauri ne hanno preservato la maestosità per le generazioni future.
Santa Maria della Neve: Cuore Spirituale di Pecetto
Nel cuore del ricetto medievale, la Parrocchia di Santa Maria della Neve emerge come punto focale del paese. Progettata da Bernardo Antonio Vittone, questa chiesa del XVIII secolo custodisce opere d’arte sacra e un imponente organo, testimoniando la ricca eredità religiosa di Pecetto.
La Confraternita del SS. Nome di Gesù: Echi di Storia e Solidarietà
La Chiesa della Confraternita del SS. Nome di Gesù, creazione del Seicento di Luigi Molinari d’Andorno, racconta la storia di fede e comunità di Pecetto. Pur avendo attraversato periodi di abbandono, oggi è un monumento storico che parla dell’antica solidarietà tra i cittadini di Pecetto.
L’Eremo dei Camaldolesi
Bric San Vito
Ville e Dimore Storiche: Testimonianze di Vita e Cultura
Villa Il Ghiotti e Villa Bergalli, due perle architettoniche di Pecetto, raccontano storie di illustri ospiti e momenti culturali vissuti tra le colline torinesi, rievocando la vita dell’alta società dell’Ottocento e del Novecento.
L’Eremo dei Camaldolesi: Ricordo di un Passato Spirituale
L’Eremo dei Camaldolesi, fondato per voto ducale, è stato un tempo un centro di spiritualità e arte. Sebbene rimangano solo poche tracce del suo antico splendore, la sua storia continua a vivere nella memoria comunitaria.
Bric San Vito: Culla di Civiltà Antiche
Il Bric San Vito offre uno scorcio unico sul passato protostorico di Pecetto, con reperti che attestano la presenza dei Taurini e rivelano un’antica tradizione di commercio e scambio culturale, testimoniando l’importanza storica del territorio.
Nel cuore del Piemonte, Pecetto Torinese si erge come una sentinella del tempo, un luogo dove la storia e la natura si fondono in un legame inscindibile. Le “Ciliegie di Pecetto”, gioielli rossi riconosciuti come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (P.A.T.) dal 2003, sono l’emblema della ricchezza agricola della regione, custodite e valorizzate con cura dalla FACOLT – Frutticoltori Associati Collina Torinese. Queste preziose gemme della terra, raccolte e celebrate in eventi come la Festa delle Ciliegie, portano in sé la storia di un passato rigoglioso, in cui la vite cedette il passo a lussureggianti cereseti come risposta resiliente alle sfide agricole. Oggi, la modernizzazione e il rinnovo della cerasicoltura, insieme a una selezione di varietà locali e di nuova introduzione, confermano Pecetto come il paese delle ciliegie per eccellenza, un luogo dove tradizione e innovazione convivono in perfetta armonia.